La presente proposta di legge alle Camere, presentata ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, riguarda la disciplina degli accessi stradali ai fabbricati e ai fondi rurali.
Con questa iniziativa legislativa il consiglio regionale del Piemonte si rivolge al Parlamento, competente per legge in quanto trattasi di accessi su strade statali, proponendo una disciplina particolare per i proprietari di fondi e di fabbricati rurali; nello specifico si individua l'applicazione di un canone ridotto ad un quinto di quello determinato ai sensi dell'articolo 27, comma 8, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Invece per i comuni classificati montani o parzialmente montani, considerando la loro particolarità di enti spesso soggetti a spopolamento e a disagi determinati dal territorio, quindi aree in condizioni di marginalità socio-economica, si è proposto che l'autorizzazione agli accessi sia rilasciata a titolo gratuito.
La proposta di legge trae motivo da una situazione di particolare criticità che si è verificata all'inizio del 2006 in conseguenza dell'avvio in Piemonte, da parte dell'ANAS Spa, di un'iniziativa di verifica degli accessi di sua competenza, cui è seguita una notifica di preavvisi di pagamento per gli accesi dei passi carrai dalle strade statali a fondi rurali.
L'esosità degli importi richiesti dall'ANAS Spa ha determinato reazioni sia da parte degli interessati che da parte delle istituzioni (province, comunità montane e comuni) e delle associazioni di categoria.
Specificamente nelle aree montane l'esosità del canone richiesto ha messo in luce l'incongruità del medesimo, in quanto l'importo ha superato il reddito ricavabile dai fondi, peraltro fondi frequentemente di piccole dimensioni per effetto di frazionamento.
Per il momento l'iniziativa dell'ANAS Spa è stata circoscritta alla provincia di Cuneo, ma è destinata ad essere estesa a tutto il Paese.
Nell'elaborazione della proposta di legge, la regione Piemonte ha considerato la valenza acquisita dall'attività agricola nella tutela ambientale e paesaggistica e nella sostenibilità sociale, senza tralasciare il sacrificio di superficie coltivabile chiesto per la costruzione e l'ampliamento di strade e di altre infrastrutture di interesse pubblico.
La regione intende in generale sostenere l'attività agricola, poiché gli agricoltori sono i soggetti maggiormente danneggiati dall'adeguamento dei canoni dei corrispettivi dovuti e, in particolare, vuole supportare lo sviluppo in territori di marginalità poveri di risorse proprie.
Tale sostegno trova riscontro nell'attitudine del legislatore nazionale a favorire situazioni territoriali di criticità: a tal proposito si ricordano la legge 25 luglio 1952, n. 991 (Provvedimenti in favore dei territori montani), il cui articolo 8 disciplina le agevolazioni fiscali; la